La legge 56/2014 ha indicato Napoli come una delle dieci città metropolitane d’Italia. Forse in nessun caso come a Napoli il legislatore ha colto il legame forte che c’è fra il capoluogo e la sua provincia. Dieci municipalità cittadine e novantadue comuni formano il nuovo Ente territoriale.
Un’area turistica di altissimo interesse: Napoli, i Campi Flegrei, Procida, Ischia, Capri, Pompei, Ercolano, Stabia, il Vesuvio con le ville del Miglio d’Oro e il Parco nazionale, Sorrento e la sua costa. E tanto altro ancora. I paesaggi naturali, le aree archeologiche, i musei, le chiese, i conventi, i palazzi reali, i castelli, il mare, le terme, la gastronomia, la musica, la canzone, il teatro, la poesia, la pittura, la scultura. Tutte queste ricchezze nel nostro territorio sono ampiamente presenti e soprattutto danno testimonianza senza soluzione di continuità di ventisette secoli di storia e di civiltà diverse. Dalle popolazioni italiche agli Etruschi di Capua, dai Greci ai Romani, dai Longobardi ai Bizantini, dai Normanni agli Angioini, e poi gli Aragonesi, gli Spagnoli, gli Austriaci, i Francesi. Questo susseguirsi di popoli e dominazioni ha comportato effetti benefici accanto a problemi insoluti nel tempo. Ha scatenato quella guerra continua fra bene e male, fra positivo e negativo, fra splendore e abbandono che è la grande antitesi della storia dell’uomo ma che a Napoli sembra ingigantita.
Napoli è un territorio difficile da governare perché troppo densamente abitato: oltre tre milioni di abitanti in appena 1172 kmq. Dal punto di vista urbanistico una delle metropoli più compatte, popolose e congestionate d’Europa.
Eppure ci sono mille motivi per visitare Napoli, una città intrigante ed enigmatica. Culla di culture raffinate ma disordinata. Grande capitale europea ma affetta da atavici problemi sociali. Caotica ma accogliente, amata e disprezzata. Napoli è tutto e il contrario di tutto. Devi per forza venire a vederla. Non ti lascerà indifferente, ti solleciterà tante domande; ne parlerai e ci tornerai con piacere.